Il dissidente di Hong Kong, Jimmy Lai, magnate pro-democrazia e critico di Pechino, ha ottenuto la scarcerazione su cauzione a condizioni rigorose, inclusi gli arresti domiciliari e il divieto di pubblicare post sui social media.

Lai era stato incarcerato sulla base della recente e discussa legge sulla sicurezza nazionale.

Lai è stato accusato di collusione con paesi stranieri dopo avere invitando i governi a sanzionare Hong Kong e la Cina in risposta alla repressione in corso contro l'attivismo pro-democrazia nella città.

Il dissidente, 73 anni, era stato incarcerato all'inizio del mese ma il suo team legale ha fatto appello all'Alta Corte della città, dove gli è stata concessa la libertà su cauzione.

Il giudice ha ordinato a Lai di pagare 10 milioni di dollari di Hong Kong (poco più di un milione di euro) e ha imposto una serie di altre condizioni: dovrà restare a casa, consegnare tutti i documenti di viaggio e non tenere riunioni con funzionari stranieri o istituzioni straniere ritenute ostili alla Cina.

A Lai è stato inoltre vietato di pubblicare sui social media, rilasciare dichiarazioni o parlare ai media.

(Unioneonline/v.l.)
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