Dopo quella di Wuhan, anche la maratona di Pechino del 31 ottobre, in cui erano attesi circa 30mila partecipanti, è stata rinviata fino a nuovo avviso, nel mezzo di una fiammata di nuovi casi di Covid-19 nel Paese, "al fine di prevenire il rischio di diffusione dell'epidemia e proteggere efficacemente la salute e la sicurezza della maggior parte dei corridori, del personale e dei residenti".

A poco più di 100 giorni dall'inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, che si apriranno il prossimo 4 febbraio, la Commissione sanitaria nazionale ha riferito, nei suoi aggiornamenti quotidiani, che ieri sono state rilevate altre 35 infezioni a trasmissione domestica. 

La nuova fiammata di contagi, iniziata circa dieci giorni fa, è legata a un gruppo di turisti che si trovava a Shanghai prima di volare a Xi'an, nel Gansu e nella Mongolia interna.

Dei contagi segnalati ieri, 19 sono relativi alla Mongolia Interna, quattro ciascuno nel Guizhou e nel Gansu, due a Pechino, Hebei e Shaanxi.

Anche la maratona di Wuhan, la città dove il coronavirus è stato identificato per la prima volta alla fine del 2019, avrebbe dovuto svolgersi ieri con 26mila partecipanti, ma è stata cancellata con un breve preavviso a causa delle preoccupazioni per la ripresa del coronavirus.

Le autorità cinesi, che hanno optato per l'approccio "zero Covid”, stanno lottando per tenere le infezioni da virus tramite test di massa dei residenti e blocchi mirati, mentre l'epidemia ha finora toccato 11 province.

Con gli ultimi cluster legati al turismo in tutto il Paese, ieri le autorità hanno annunciato la sospensione dei gruppi turistici interprovinciali in cinque aree in cui sono stati rilevati casi, tra cui Pechino.

Alcune città, come Lanzhou, il capoluogo del Gansu, e parti della Mongolia interna hanno sospeso i servizi di autobus e taxi e hanno chiuso i siti turistici.

La recente ondata di infezioni interne coinvolge un ceppo della variante Delta.

(Unioneonline/F)

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