"Trump mi chiese di lasciar stare le indagini su Michael Flynn. 'È un bravo ragazzo', mi disse".

L'ex capo dell'Fbi silurato da Donald Trump, James Comey, domani confermerà le sue accuse al presidente Usa nell'audizione in Senato, davanti alla commissione Intelligence che indaga sulle presunte interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre.

Si tratta di un passaggio della dichiarazione scritta di 7 pagine che verrà letta dall'ex capo del Bureau.

Michael Flynn è l'ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Usa, costretto a dimettersi in seguito alle polemiche per i suoi frequenti contatti con esponenti del Cremlino.

Comey confermerà anche un altro colloquio avuto con Trump e annotato su un memo, poi diffuso dal Washington Post.

"Io ho bisogno di lealtà, da te mi aspetto lealtà", gli avrebbe detto il tycoon, aggiungendo che le indagini sul Russiagate compromettevano la sua capacità di lavorare per il Paese.

"Io le posso garantire la mia onestà", sarebbe stata la risposta di James Comey.

(Redazione Online/L)

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