Ancora nessuna traccia di Eliza Fletcher, maestra 34enne rapita venerdì scorso mentre stava facendo jogging attorno al campus dell’università di Memphis.

Le telecamere della zona mostrano un uomo che si avvicina a Eliza e, dopo una colluttazione, la costringe a entrare in un Suv scuro. Il telefono della donna è stato poi ritrovato distrutto assieme alla sua bottiglietta d’acqua davanti a una residenza universitaria.

Ora, mentre la polizia ha già arrestato un 38enne, Cleotha Abston, che vive nell’appartamento davanti al quale era parcheggiata l’auto incriminata e che è uscito di galera nel 2020 dopo oltre 20 anni per il sequestro di un avvocato, nella zona del rapimento spunta un cadavere, sul quale al momento non ci sono informazioni, e che però tinge ancor più di giallo una vicenda dai contorni ancora poco delineati.

Eliza Fletcher, che è anche madre di due bambini, appartiene a una famiglia molto nota a Memphis. Suo nonno, Joseph “Joe” Orgill III, era l’imprenditore che ha guidato al successo la Orgill inc, fra i maggiori distributori indipendenti di hardware al mondo, società che fattura 3,3 miliardi di dollari, ha 5.500 dipendenti ed è al 143esimo posto della classifica di Forbes sulle più grandi aziende private degli Stati Uniti.

Orgill III era anche un filantropo, che ha donato cifre importanti alle istituzioni culturali, ai parchi e agli ospedali della città.

Quanto al rapimento di Eliza, sul quale la famiglia si è detta pronta ad una ricompensa di 50mila dollari per chiunque offra informazioni utili, la polizia ha però trovato prove del fatto "che abbia subito ferite serie".

(Unioneonline/v.l.)

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