“Quando l’ho trovata ero in preda al panico e non sapevo cosa fare. L'ho sempre protetta. Mi sento responsabile anche se quel giorno non avrei potuto fare nulla".

Sono le parole di Kayden Barrett, cittadino inglese protagonista suo malgrado di una sconvolgente tragedia avvenuta a Birmingham. 

Sua sorella Keira, 21 anni, è stata infatti uccisa – sbranata – dal cane che lui stesso le aveva regalato, come conforto durante le cure cui la ragazza, affetta da problemi psichici, si stava sottoponendo.

L’aggressione mortale è avvenuta lo scorso febbraio e ora l’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti che indagano sul caso.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il giorno della tragedia Kayden Barrett era uscito per andare al lavoro, lasciando la 21enne e il cane –uno Staffordshire bull terrier che avevano chiamato Gucci – nell’abitazione che condividevano. 

Al ritorno, la macabra scena: la giovane riversa in una pozza di sangue, priva di vita, dilaniata dai morsi dell’animale.

Dopo l’allarme la polizia ha avviato gli accertamenti, confermando l’aggressione. 

Agli investigatori il fratello della vittima ha detto di aver regalato alla giovane il cane lo scorso ottobre, per aiutarla nel suo percorso terapeutico. 

Secondo il suo racconto il cane si era adeguato bene alla nuova famiglia e aveva legato bene sia con lui che con sua sorella.

L’uomo ha però aggiunto che la sera prima dell’incidente la 21enne gli aveva confidato che “temeva di essere morsa” da Gucci. “Non ci ho dato più di tanto peso”, ha sottolineato l’uomo, “pensavo che fosse una paura infondata, dovuta forse al fatto che aveva dimenticato di prendere le sue medicine”. 

Coincidenza macabra, il giorno dopo è avvenuta la tragedia. Secondo il medico legale che si è occupato dell’autopsia “nessuno saprà mai cosa abbia innescato l’aggressione e il cambiamento nel cane”, che mai avrebbe dato segni di aggressività.

Dopo quanto accaduto – spiega la stampa britannica - l’animale è stato sequestrato e poi abbattuto. 

(Unioneonline/l.f.)

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