Sono in tutto nove le persone fermate dalla polizia dopo l'efferato omicidio di un professore di Storia a Conflans-Sainte-Honorine, alle periferia occidentale di Parigi, decapitato per aver mostrato ai suoi allievi di liceo le vignette satiriche su Maometto di Charlie Hebdo, il settimanale satirico parigino teatro dell'efferata strage islamista del gennaio 2015.

Da quanto si apprende, la polizia ha prima fermato quattro sospetti (tra cui un minorenne) che apparterebbero alla cerchia familiare del killer - un 18enne di origine cecena nato a Mosca - ucciso dalle forze dell'ordine.

Ma nel corso delle indagini altre cinque persone sono state fermate e interrogate: tra queste anche i genitori di uno studente del liceo in cui lavorava la vittima.

Sulla matrice del delitto il presidente Emmanuel Macron, che ha visitato la scuola dove insegnava la vittima, non ha dubbi: "Un nostro connazionale - ha detto il numero uno dell'Eliseo - è stato assassinato perchè insegnava, perché ha predicato a degli allievi la libertà d'espressione, la libertà di credere e quella di non credere. Il nostro connazionale - ha aggiunto Macron - è stato vigliaccamente attaccato, è stato la vittima di un chiaro attentato terrorista islamico".

(Unioneonline/l.f.)
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