Anche da Mosca è arrivata la conferma: Yevgeny Prigozhin, comandante della Brigata Wagner, era a bordo dell’aereo che si è schiantato  al suolo ieri in una zona non abitata, mentre era in volo da Mosca a San Pietroburgo. Lo ha riferito Rosaviatsia, l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo.

Sul velivolo, assieme al capo del gruppo mercenario che due mesi tentò una marcia contro il Cremlino, erano presenti anche il suo braccio destro, Dmitry Utkin, Valery Chekalov, ex uomo d'affari, associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia, e altri membri della Wagner, Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non si hanno informazioni.

I corpi, spiegano i servizi di emergenza russi, sono stati «ritrovati e ricomposti», dicono i servizi di emergenza.

La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo. «Niente accade in Russia senza che ci sia dietro Putin», il commento del presidente Usa Joe Biden.

La premier Giorgia Meloni, intanto, rinnova il sostegno dell'Italia all’Ucraina: «Al fianco di Kiev senza esitazioni».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata