Non c'è pace per il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Dopo le polemiche sulla possibile incriminazione della moglie Sarah per aver utilizzato a scopo personale dei fondi pubblici, ora per il leader del partito conservatore del Likud si aggiunge la bufera provocata dal figlio Yair, che ha postato su Facebook una vignetta dal sapore antisemita, raccogliendo, tra l'altro, il plauso di un esponente del KuKluxKlan e di un sito neonazista.

A far indignare il mondo dei media e della politica israeliani il disegno intitolato "La catena del cibo" con al centro il miliardario ebreo George Soros - per niente tenero nei confronti di Netanyahu - in veste di burattinaio di una catena di personaggi ripresi dalla classica propaganda complottista antisemita, tra cui figurano anche l'ex premier Ehud Barak e i due attivisti Eldad Yaniv e Meni Naftali, protagonisti della recente campagna contro il premier e sua moglie Sarah.

Immediata la condanna generale, con il segretario dei laburisti Avi Gabbay che dichiara: "È un giorno particolarmente triste per l'intero popolo ebraico, quando la Residenza del primo ministro nello stato di Israele posta una vignetta su cui si dichiara d'accordo il leader del KKK".

Nessun commento da parte del leader del Likud, ma del post non c'è più nessuna traccia.

(Redazione Online/b.m.)
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