Il cardinale australiano George Pell, prefetto del segretariato per l'Economia in Vaticano, è stato giudicato colpevole da un tribunale di Melbourne, in Australia, per il reato di violenza sessuale nei confronti di minori.

È il più alto funzionario della Chiesa cattolica condannato in un caso di pedofilia.

Una giuria del tribunale della contea di Vittoria all'unanimità lo ha giudicato colpevole dei reati contestati al termine di due giorni di deliberazione l'11 dicembre scorso, ma la decisione è stata resa nota solo oggi.

Secondo l'accusa, avrebbe stuprato un bambino e ne avrebbe molestato un altro negli anni Novanta, nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick della città australiana.

Pell - che nel 2017 aveva ottenuto da Papa Francesco un congedo a tempo indefinito per potersi difendere nel processo - ha sempre proclamato la sua innocenza.

Il cardinale 77enne, che resta libero su cauzione in attesa della sentenza che potrebbe arrivare a metà marzo, rischia fino a 50 anni di carcere.

Ora per lui sembra inevitabile il definitivo allontanamento dalla Chiesa.

(Unioneonline/F)
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