Ora che quel misterioso treno blindato ha lasciato Pechino anche la Cina ha confermato: Kim Jong un è stato in visita su invito di Xi Jinping.

Si tratta del primo incontro tra i due leader, e del primo viaggio all'estero del leader di Pyongyang da quando ha preso la guida del Paese.

Nel colloquio Kim ha assicurato al suo omologo cinese che la Corea è impegnata sulla strada della denuclearizzazione, ma "dipende da Seul e da Washington, rispondano con buona volontà ai nostri sforzi, creando un'atmosfera di pace e stabilità, mentre adottiamo misure per la realizzazione della pace".

"La nostra posizione - ha aggiunto Kim - è in linea con la volontà del presidente Kim Il Sung e del segretario generale Kim Jong Il".

Insomma, la Corea vuole un dialogo con gli Usa e "vuole celbrare un vertice dei due Paesi", ha rimarcato Kim Jong un. Vertice che potrebbe arrivare a maggio, allo scopo di stemperare i toni della crisi innescata dai continui test missilistici e nucleari di Pyongyang.

Xi Jinping, dal canto suo, invitato in Corea, ha promesso a Kim che ricambierà la visita "in un momento opportuno".

USA - "Questa visita dimostra come la campagna americana di massima pressione stia creando l'atmosfera appropriata per colloqui con la Corea del Nord", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders. Pechino ha informato Washington della visita e "ha fatto pervenire un messaggio personale del presidente cinese Xi Jinping al presidente americano Donald Trump". "Attendo il nostro incontro!", ha twittato invece Trump.

GIAPPONE - Tokyo, dal canto suo, ha chiesto una "relazione dettagliata" sui colloqui che si sono svolti a Pechino tra Kim e Xi Jinping, "Vorremmo ricevere un briefing dettagliato da parte cinese", ha rimarcato il premier Shinzo Abe. "Credo che ci troviamo in una situazione in cui la parte nordcoreana sta cercando di parlare, è importante che Pyongyang rinunci ai suoi programmi nucleari e missilistici in modo completo e irreversibile".

(Unioneonline/L)

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