Papa Francesco torna a parlare di migranti nel corso degli Incontri del Mediterraneo a Marsiglia.

«Contro la terribile piaga dello sfruttamento di esseri umani, la soluzione non è respingere, ma assicurare, secondo le possibilità di ciascuno, un ampio numero di ingressi legali e regolari, sostenibili grazie a un'accoglienza equa da parte del continente europeo, nel contesto di una collaborazione con i Paesi d'origine. Dire 'basta', invece, è chiudere gli occhi; tentare ora di 'salvare sé stessi' si tramuterà in tragedia domani», ha detto il Pontefice.

«Vari porti mediterranei si sono chiusi – continua - E due parole sono risuonate, alimentando le paure della gente: 'invasione' ed 'emergenza'. Ma chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza, cerca vita».

«Quanto all'emergenza – ha scandito - il fenomeno migratorio non è tanto un'urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea». 

E ancora: «C'è un grido di dolore che più di tutti risuona, e che sta tramutando il mare nostrum in mare mortuum, il Mediterraneo da culla della civiltà a tomba della dignità. È il grido soffocato dei fratelli e delle sorelle migranti».

Bergoglio, oltre al presidente francese Emmanuel Macron, ha incontrato anche alcune persone appartenenti a varie organizzazioni impegnate nell'assistenza e nel soccorso ai migranti nel Mediterraneo.

Alle 19.15 il Papa lascerà Marsiglia e prenderà l'aereo che lo condurrà a Roma intorno alle 20.50.

(Unioneonline/D)

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