Sarebbero "almeno tre” i dipendenti della London Clinic, l'ospedale dove Kate Middleton si è sottoposta a un intervento di chirurgia addominale il 18 gennaio scorso, indagati per aver tentato di accedere alle cartelle cliniche della principessa.

La presunta violazione - come scrive il tabloid Mirror - è avvenuta dopo che la futura regina è stata dimessa dall'ospedale il 29 gennaio, quando i social media sono esplosi con una serie di ipotesi circa l’intervento cui sarebbe stata sottoposta.

E se i vertici della struttura sanitaria privata hanno subito avvertito dell'accaduto Kensington Palace, che tramite un suo portavoce si è limitato a commentare: «È un problema della London Clinic», ora sul caso potrebbe essere chiamata a indagare Scotland Yard. E sempre Scotland Yard pare sia stata sollecitata ad avviare un'indagine immediata sui timori di un potenziale complotto di ricatto reale.

Anche Re Carlo era stato operato per un tumore alla prostata nello stesso ospedale, dove è rimasto ricoverato 3 giorni. Ma i timori che anche le sue informazioni mediche private fossero state compromesse sono già stati respinti.

Quel che è certo è che il caso ha scatenato immediate reazioni, anche a livello politico, mentre conferma la pressione montante sulla famiglia reale per le questioni di salute dei suoi membri: pressione di fronte alla quale lo stesso principe, William, si sarebbe mostrato negli ultimi giorni "profondamente frustrato".

Quanto alle ultime immagini che ritraggo Kate, l'autore del filmato, il 40enne Nelson Silva che si trovava al Windsor Farm Shop per fare acquisti, in un'intervista ripresa dai tabloid inglesi ha assicurato di aver riconosciuto la principessa di Galles e ha respinto come "deliranti" le teorie diffuse - insieme a tante altre - sul web, secondo cui si trattava di una sosia. 

(Unioneonline/v.l.)

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