Dopo tre settimane di proteste che hanno messo a ferro e fuoco Ottawa e paralizzato il commercio con gli Stati Uniti creando perdite per miliardi di dollari, i no vax canadesi ottengono una prima vittoria.

Il premier dell'Ontario ha annunciato che dal primo marzo saranno aboliti i pass vaccinali. La decisione scavalca il governo centrale e ignora l’appello di Justin Trudeau ad usare “il pugno duro” contro le “occupazioni ideali” contro gli autoproclamati “Convogli della libertà”.

La decisione della provincia più danneggiata dalle proteste contro le misure anti-Covid arriva al termine di una giornata impegnativa, iniziata con lo sgombero dei manifestanti dall'Ambassador Bridge, il principale ponte di collegamento con gli Stati Uniti sul quale passa il 25% del commercio tra i due Paesi.

Il premier provinciale Doug Ford ha spiegato che l'allentamento delle misure sanitarie è possibile perché la stragrande maggioranza della popolazione è vaccinata e il picco dei casi causato dalla variante è Omicron è passato. "Non siamo ancora fuori dal tunnel ma andiamo nella giusta direzione", ha detto.

E’ ancora presto per dire quali saranno gli effetti della sua decisione sull’andamento delle proteste. A Ottawa la situazione resta critica, da tre settimane camionisti e manifestanti paralizzano le strade del centro rendendo impossibile la vita degli abitanti.

Alta tensione anche al valico di Coutts, tra l’Alberta e il Montana, dove la polizia ha arrestato 11 persone e sequestrato fucili, pistole, un machete, giubbotti antiproiettile e “una gran quantità di munizioni”

Trudeau potrebbe invocare nelle prossime ore l'Emergencies Act, una legge speciale per garantire più poteri al suo governo. Il provvedimento è stato usato soltanto una volta in tempo di pace dal padre del premier, Pierre Elliot Trudeau, nell'ottobre del 1970, per inviare l'esercito in Quebec dove il Fronte di Liberazione aveva rapito un attachè dell'ambasciata britannica e un ministro della provincia, Pierre Laporte, che fu poi ritrovato morto.

NEL MONDO – I Convogli delle libertà canadesi hanno intanto ispirato movimenti di protesta contro pass sanitario, obbligo vaccinale e misure anti-Covid in tutto il mondo.

A Bruxelles, dopo che la polizia ha impedito l'ingresso a un migliaio di camion pronti a invadere le strade della città, circa 200 persone si sono radunate nel centro rispondendo ad un appello sui social a muoversi a piedi.

A Gerusalemme si sono creati ingorghi nella zona dei principali ministeri dove si sono raccolti manifestanti che brandivano cartelli con su scritto "Basta con le limitazioni, torniamo alla libertà”.

Nel weekend grossa manifestazione a Parigi con momenti di tensione tra polizia e dimostranti no-vax. 

A ROMA – La protesta non attecchisce più in Italia, dove oggi è stata un clamoroso flop l’iniziativa. In pochissimi si sono presentati in quella che doveva essere la manifestazione che avrebbe “bloccato” l’Italia, nelle intenzioni dei promotori.

Alla guida l’ex generale Antonio Pappalardo, che ha arringato così gli sparuti manifestanti: “Dove sono i 4 milioni di romani? Perché non sono qui in piazza? Siamo stufi di difendere un popolo di pecoroni. Se fossimo stati in tanti avremmo potuto arrestare Draghi e Speranza. Se ci fosse il popolo, Carabinieri e polizia verrebbero con noi ad arrestarli”.

(Unioneonline/L)

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