Nuova pioggia di missili russi sull’Ucraina. Nella notte un attacco aereo russo su un quartiere residenziale di Zaporizhzhia ha provocato la morte di almeno quattro civili.

Un «atto di terrore», come lo definisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre la first lady twitta: «Non perdoneremo».

Mentre lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev diffonde i nuovi dati sul tragico bilancio dall’inizio del conflitto, secondo cui sarebbero oltre 150.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, Mosca torna a minacciare le potenze mondiali.

Gli Usa e la Nato stanno «fomentando ulteriormente il conflitto in Ucraina e attorno» a questo Paese e il loro «crescente coinvolgimento» porta il rischio di «uno scontro militare diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche»: così il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov alla Conferenza sul disarmo a Ginevra. 

Dal G20, intanto, la Cina «ha proposto un'iniziativa di sicurezza globale e ha pubblicato un documento sulla soluzione politica della crisi ucraina». Pechino, ha detto il ministro degli Esteri Qin Gang a Nuova Delhi, «starà sempre dalla parte della pace, promuoverà in modo attivo i colloqui ed è disposta a svolgere un ruolo costruttivo».

Qin ha sollecitato il «consenso di novembre raggiunto dai leader a Bali» per uno sforzo che superi le divisioni sulla guerra in Ucraina che ha schiacciato la cooperazione su altri dossier.

(Unioneonline/v.l.)

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