Dall’Iran altri missili contro Israele. L’Idf non ferma i raid. Trump apre alla mediazione di Putin
Proseguono l’offensiva dello Stato ebraico e i contrattacchi di Teheran. La popolazione nei rifugi. Da inizio conflitto oltre 200 mortiProsegue la guerra tra Israele e Iran, iniziata venerdì scorso con i primi raid dello Stato ebraico contro i siti nucleari della Repubblica islamica (TUTTE LE NOTIZIE).
Ai bombardamenti dello Stato ebraico, fanno risposta i contrattacchi dei missili di Teheran. Da inizio conflitto sono almeno 200 le vittime e un migliaio i feriti.
La diretta di domenica 15 giugno:
Putin mediatore, Trump apre – C’è la possibilità che gli Usa vengano coinvolti nel conflitto tra Israele e Iran. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump in un’intervista all’Abc. Lo stesso Trump ha affermato di essere «aperto» all'idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto. «È pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo», ha spiegato Trump.
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Pioggia di missili su Israele – Nel pomeriggio di domenica nuova “pioggia” di missili lanciati dall’Iran su Israele. Le sirene d'allarme sono risuonate a Tel Aviv e Gerusalemme e anche in Golan e Cisgiordania. Segnalate numerose esplosioni, con la popolazione che si è radunata nei rifugi.
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Idf: «Colpito il quartier generale nucleare – «Abbiamo attaccato il quartier generale nucleare dell'Iran. Il regime terroristico iraniano invece sta prendendo di mira i nostri civili». Lo ha detto in un briefing il portavoce dell'Idf, il generale Effi Defrin.
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In Iran oltre 200 morti – Sarebbero oltre 200 le vittime dei raid di Israele in Iran dall'inizio del conflitto. Lo si apprende da qualificate fonti di sicurezza, secondo le quali ci sarebbero anche circa 650 feriti.
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L’Idf: «Colpito il quartier generale nucleare dell’Iran»
«Abbiamo attaccato il quartier generale nucleare dell'Iran. Il regime terroristico iraniano invece sta prendendo di mira i nostri civili». Lo ha detto in un briefing il portavoce dell'Idf, il generale Effi Defrin.
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Netanyahu: «Teheran pagherà»
«I nostri soldati, i nostri piloti, sono nei cieli sopra l'Iran. L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante. Sentiranno tutta la forza del nostro braccio». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita a Bat Yam, dove un edificio è stato colpito da un missile e sei civili sono rimasti uccisi. «Cittadini di Israele: ascoltate le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Abbiate molta cura della vostra vita. Siamo sulla via della vittoria», ha concluso.
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Iran: «Arrestati due agenti del Mossad, preparavano bombe»
L'Iran ha annunciato di aver arrestato due individui accusati di essere membri dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad nella provincia di Alborz mentre stavano preparando bombe, trappole esplosive e dispositivi elettronici. Lo scrive l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim.
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Gli attacchi iraniani su Israele
Nella notte nella regione centrale del Paese, almeno quattro persone, tra cui un bambino di 10 anni, sono state uccise e circa altre 100 sono rimaste ferite in un attacco missilistico, secondo Magen David Adom, l'equivalente israeliano della Croce Rossa. Nella regione di Shfela, altre 37 persone sono rimaste ferite. La polizia israeliana ha confermato in un post su X che un attacco lungo la costa centrale, nel distretto di Tel Aviv, ha ucciso diverse persone e ne ha ferite decine. Dopo che un precedente attacco ha distrutto un edificio di tre piani nella regione israeliana della Galilea occidentale, l'MDA ha dichiarato che tre donne sono rimaste uccise. «Due donne sono state tratte in salvo senza segni di vita e il loro decesso è stato dichiarato sul posto», ha dichiarato il servizio di emergenza. Una terza donna è morta in ospedale. Un missile iraniano ha colpito un'abitazione nella regione di Haifa, uccidendo una donna e ferendo altre 14 persone.
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Le reazioni nel mondo
Dall'altra parte dell'Atlantico il Wall Street Journal riporta che l'America ha assistito Gerusalemme nella difesa dai missili da "aria, terra e mare". E la Gran Bretagna sta dispiegando risorse in Medio Oriente, compresi jet, in seguito alle tensioni tra Iran e Israele, ha affermato il primo ministro Keir Starmer. Facendo infuriare la diplomazia iraniana, che ha avvertito Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia: «Se contribuiranno a sventare gli attacchi contro Israele, l'Iran colpirà le loro basi militari in Medio Oriente». «Se l'Iran attaccasse gli Usa in qualsiasi modo, verrebbe colpito con tutta la forza dell'esercito americano» scrive il presidente Donald Trump su Truth, «gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l'attacco all'Iran della notte scorsa. Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall'Iran, tutta la forza e la potenza delle Forze Armate statunitensi si abbatterebbe su di voi a livelli mai visti finora. Tuttavia, possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto», si legge nella nota.
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I contatti Usa-Israele
Secondo Axios, Israele avrebbe chiesto nelle ultime 48 ore all'amministrazione Trump di unirsi alla guerra contro l'Iran per eliminare il suo programma nucleare. E mentre in Iran il regime traballa sotto le bombe e il potere di Khamenei è messo alla prova, con la guida suprema che ha già dovuto rimpiazzare l'inner circle decapitato, Musk sfida la censura e riaccende Starlink. Con l’appello sui social: «Può essere il colpo finale al regime».
(Unioneonline)
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