Negli Usa superati i 100mila contagi, Trump invoca poteri di guerra
Il Presidente ha imposto a General Motors di produrre ventilatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli Stati Uniti sono il primo Paese al mondo a superare i 100mila casi di coronavirus.
Sono almeno 104.686 le persone contagiate, raddoppiate negli ultimi tre giorni, e più di 1.700 i morti secondo gli ultimi dati forniti dalla John Hopkins University.
Donald Trump, che ieri sera ha firmato il piano di aiuti all'economia da 2mila miliardi di dollari, alza la voce e invoca poteri di guerra. Ricorre al Defense Production Act, legge varata negli anni '50 durante la guera di Corea, per riorientare la produzione di alcune industri. In particolare, ordina a General Motors di iniziare a produrre respiratori.
"Non esiterò a usare tutto il mio potere e la mia autorità per combattere la crisi", assicura nominando Peter Navarro come coordinatore delle politiche adottate nel Defense Production Act.
Il Presidente accusa il colosso di Detroi, Gm, di "perdere tempo" nelle trattative con l'amministrazione per il contatto di produzione ventilatori: "Dobbiamo salvare vite umane, la nostra battaglia contro il virus è più urgente del tira e molla del normale processo di contrattazione".
"Il nostro impegno non ha mai vacillato, lavoriamo h 24 per soddisfare il bisogno delle apparecchiature", replica il portavoce di General Motors James Caine.
Il nodo è economico. L'amministrazione non sarebbe disposta a firmare un contratto da un miliardo di dollari, per questo Donald va all'attacco: "Gm aveva inizialmente promesso 40mila ventilatori in tempi rapidi, poi ha fatto un passo indietro e ne ha assicurati solo 6mila", è l'accusa.
"Se gli Stati Uniti non ne avranno bisogno, potremmo inviarli all'Italia e alla Gran Bretagna, tutti hanno bisogno di ventilatori", ha aggiunto Trump.
(Unioneonline/L)