I sudditi di Sua Maestà non sono soli in questi mesi difficili per la pandemia, parola della Regina Elisabetta, che nel tradizionale discorso di Natale si è rivolta ai britannici, duramente colpiti dal Covid, che ha fatto 70mila vittime per non parlare delle macerie economiche e sociali da cui non sarà facile risollevarsi in tutto il mondo.

Un discorso nel segno della solidarietà e della speranza quello della sovrana: "Per molti quest'anno è stato segnato dalla tristezza: alcuni piangono la perdita di una persona cara, altri sentono la mancanza di amici e familiari, mentre per Natale vorrebbero un semplice abbraccio o una pressione della mano. Se questo è il vostro caso, sappiate che non siete soli".

La Regina stessa ha rinunciato ad andare nella sua residenza a Sandringham dove da un trentennio trascorre il Natale con la famiglia reale ed è rimasta nel Castello di Windsor con il principe Filippo, 99 anni.

"Non possiamo celebrare la nascita (di Cristo) come al solito, ma la vita deve continuare", ha sottolineato Sua Maestà facendo l'esempio di coloro che si sono offerti volontari per aiutare i più vulnerabili e dei "buoni samaritani che sono emersi nella società".

"Continuiamo ad essere ispirati dalla gentilezza degli estranei e troviamo conforto nel fatto che anche nelle notti più buie c'è speranza", ha detto. "Nel Regno Unito e in tutto il mondo le persone hanno risposto magnificamente alle sfide dell'anno, e sono orgogliosa e commossa da questo spirito silenzioso e indomabile".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata