Orrore in Ruanda, dove un uomo è stato arrestato dopo la scoperta di oltre dieci cadaveri nascosti nella cucina della sua casa in affitto a Kicukiro, un sobborgo della capitale Kigali: lo hanno riferito, citati da Al Jazeera, la polizia e i media locali. Una fonte anonima del Rib, ufficio investigativo ruandese, ha detto all'Afp che il numero delle vittime potrebbe però arrivare fino a 14.

Il portavoce di Rib, Thierry Murangira, ha tuttavia rifiutato di confermare una cifra precisa, dicendo all'agenzia di informazione francese che «il numero finale sarà determinato dalle indagini forensi» e ha aggiunto poi che l'uomo ha confessato gli omicidi durante l'interrogatorio.

Dalle indagini preliminari tra le vittime risultano uomini e donne, soprattutto prostitute. Il sospettato era stato inizialmente arrestato a luglio con l'accusa di rapina e stupro, tra gli altri reati, ma gli era stata concessa la libertà su cauzione per mancanza di prove. Le indagini, tuttavia, sono continuate e ieri è stato nuovamente arrestato, con la sua casa perquisita e la successiva scoperta dei corpi gettati in una fossa scavata nella sua cucina.

«Il sospettato ha confessato di aver imparato a uccidere da famosi serial killer. Ha sciolto alcune delle sue vittime nell'acido», ha detto la fonte del Rib. «Studiava le sue vittime prima di perseguitarle e di solito si rivolgeva a coloro che molto probabilmente non avevano parenti stretti o amici che si prendessero cura di loro», ha aggiunto. 

(Unioneonline/v.l.)

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