Proseguono le proteste in Myanmar, ex Birmania, in seguito al colpo di Stato con cui i militari hanno preso il potere, esautorando, dopo 10 anni, i vertici politici, tra cui la storica leader Aung San Suu Kiy.

La situazione nel Paese è seguita "con viva preoccupazione" anche da Papa Francesco.

"In questo momento così delicato - ha detto il pontefice durante l'Angelus - desidero assicurare nuovamente la mia vicinanza spirituale, la mia preghiera e la mia solidarietà al popolo del Myanmar e prego affinché quanti hanno responsabilità nel Paese si mettano con sincera disponibilità al servizio del bene comune, promuovendo la giustizia sociale e la stabilità nazionale per una armoniosa convivenza democratica. Preghiamo per il Myanmar".

(Unioneonline/l.f.)
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