Diciassettesimo giorno di conflitto in Ucraina. 

Le truppe russe stanno intensificando i bombardamenti in diverse città, non solo a est, ma anche nell’ovest, a un centinaio di chilometri dai confini dell’Unione Europea. 

Le forze di Mosca avanzano anche sulla capitale Kiev, prendendo di mira le periferie e anche infrastrutture, tra cui la base aerea di  Vasylkiv.

Il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz hanno chiesto, nel corso di una telefonata con Vladimir Putin una “tregua immediata” per tentare la strada della diplomazia. E un appello per il cessate il fuoco è arrivato ancora da Papa Francesco, che ha chiesto lo stop della guerra “per smettere di far soffrire i bambini”.

Oltre a quella sul campo, prosegue anche la guerra economica e finanziaria. In queste ore il Cremlino ha annunciato che presto ci saranno sanzioni per i Paesi occidentali, in risposta alle sanzioni che hanno colpito la Russia, che riguarderanno diverse nazioni, compresi gli Stati Uniti.

“L'Occidente ha apertamente dichiarato guerra economica alla Russia", ha detto il viceministro degli esteri di Mosca Sergey Ryabkov.

(QUI tutti gli articoli sulla crisi ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito gli aggiornamenti di ora in ora:

Ore 21.20 – Ai soldati russi a Kharkiv l’ordine di sparare ai civili

Un'intercettazione telefonica effettuata dall'intelligence di Kiev proverebbe che le truppe di Mosca nei pressi di Kharkiv, la seconda città ucraina nell'est vicino al confine russo, hanno ricevuto dal loro comando l'ordine di sparare anche ai civili e ai bambini. Lo riferisce il Kiev Independent. 

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Ore 20.30 – Onu: “579 vittime civili, 42 i bambini”

E' salito ad almeno 579 il numero dei civili rimasti uccisi dall'inizio del conflitto in Ucraina, 17 giorni fa. Tra questi, 42 sono bambini. Lo afferma l'ufficio dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani (Ohchr), secondo cui i civili feriti sono oltre mille (1.002), di cui 54 bambini. Nel precedente bilancio di ieri, l'agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 564 vittime and 982 feriti.

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Ore 20 – Kiev: “I russi hanno ucciso 7 civili in fuga, tra cui un bimbo”

Le autorità ucraine accusano i russi di aver ucciso 7 civili, tra cui un bambino, che stavano evacuando vicino a Kiev.

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Ore 19.45 – Kiev scettica su accordo: “Da Putin richieste inaccettabili”

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all'invasione. "C'è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin", ha affermato intervenendo ad un forum organizzato a Washington. "Dobbiamo comunque tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili". "Noi - ha ribadito Kuleba - non scenderemo a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l'Ucraina".

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Ore 19.15 – Mosca vuole creare repubblica popolare a Kherson

La Russia sta preparando un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, con l'obiettivo di creare una "repubblica popolare" come quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Lo riportano alcuni media citando le autorità locali.

I russi "stanno chiamando i deputati del consiglio regionale di Kherson chiedendo se sono pronti a cooperare", affermano su Facebook Serhiy Khlan, deputato del governo regionale di Kherson ed ex membri del parlamento ucraino.

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Ore 19 – Di Maio: “Piccoli segnali dai negoziati”

"Arrivano piccoli segnali dai negoziati tra Russia e Ucraina: questo ci spinge a portare avanti una soluzione diplomatica che ci possa condurre alla pace". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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Ore 18.33 – Ue valuta corridoi per i profughi

Corridoi europei che colleghino tutti gli Stati membri per agevolare l'afflusso delle persone in

fuga dall'Ucraina. È commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, dai ministri dei trasporti di Polonia, Germania, Austria e Repubblica Ceca, e dalla vice ministra ucraina dell'Economia.

"Per gli Stati che sono in prima linea nell'accoglienza c'è un problema legato ai trasporti" per questo "abbiamo discusso degli strumenti" da mettere in campo per fornire corridoi europei per chi scappa dalla guerra e desidera andare altrove in Europa", ha spiegato Valean.

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Ore 17.45 – Viminale: “Arrivati in Italia 34.851 profughi”

Sono 34.851 i profughi entrati in Italia dall'inizio del conflitto fino a oggi: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Il dato lo comunica il Viminale. Ieri erano 31.287 i profughi arrivati: 15.830 donne, 2.781 uomini e 12.676 minori.

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Ore 17.15 – Zelensky: “Mosca ha cambiato atteggiamento nei negoziati”

Negli ultimi negoziati è emerso "un approccio fondamentalmente diverso" da parte di Mosca, che prima non faceva altro che "porre ultimatum", mentre ora "si è cominciato a parlare". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, aggiungendo di essere "contento di avere un segnale dalla Russia".

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Ore 16.50 – Mosca annuncia: “Nuovi colloqui con Kiev in videoconferenza”

Russia e Ucraina stanno tenendo nuovi colloqui in videoconferenza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.

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Ore 16.35 – Eliseo: “Putin non dà segnali di voler fermare la guerra”

Nella telefonata di oggi del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest'ultimo "non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra": lo hanno riferito fonti dell'Eliseo. "Noi - ha continuato l'Eliseo - ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti".

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Ore 15.45 – Zelensky: “Invasione crudele”

"Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l'invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino". Lo ha affermato Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, intervenendo in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze.

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Ore 15 – Melitopol, rapita l’organizzatrice del corteo per il sindaco

Le forze russe che hanno occupato Melitopol, nel sud dell'Ucraina, hanno fermato e portato in un luogo ignoto Olga Gaisumova, organizzatrice di una manifestazione di protesta tenutasi stamani per chiedere la liberazione del sindaco della città, Ivan Fedorov, sequestrato ieri. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda, citando la pagina Facebook dell'attivista.

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Ore 14.50 – Scholz e Macron a Putin: “Tregua immediata e diplomazia”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, in una telefonata, hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. Lo dice il portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit. "Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina".

In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto "l'inizio di una soluzione diplomatica del conflitto". "Su altri contenuti del colloquio - si legge nel comunicato - è stato concordato il silenzio".

Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Putin ha invece accusato le forze di Kiev di "flagranti violazioni" del diritto internazionale umanitario e chiesto ai leader di Francia e Germania di "esercitare la loro influenza" sulle autorità locali perché vi pongano fine. Lo riporta la Tass.

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Ore 14.20 – Abramovich squalificato dalla Premier League

Roman Abramovich è stato squalificato da presidente del Chelsea. Lo ha annunciato la Premier league. Nel comunicato viene anche specificato che la società potrà portare a compimento l'attuale stagione. Il governo britannico ha ribadito l'apertura a concedere una deroga alle restrizioni per consentire la vendita del club. Giovedì il governo di Londra aveva sanzionato il

proprietario per i suoi presunti legami con il presidente russo Vladimir Putin durante l'invasione in corso dell'Ucraina.

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Ore 13.30 – Il Papa: “Basta guerra! Pensate ai bambini”

“Mai la guerra! Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici...In nome di Dio fermatevi!". Lo dice Papa Francesco in un tweet chiedendo di pregare per l'Ucraina. Il messaggio è diffuso, oltre che nelle nove lingue ufficiali dell'account del Papa, anche in russo e in ucraino.

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Ore 12.46 – La centrale di Zaporizhzhia “non è più dell’Ucraina”

Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che l'impianto non appartiene più all'Ucraina e che d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell'energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell'Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.

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Ore 12.26 – Vaticano: “Fermare lo scempio”

"La guerra è una pazzia, bisogna fermarla". Così il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ai media vaticani sull'escalation bellica nel cuore dell'Europa e afferma: "Bisogna avere il cuore di pietra per restare impassibili e permettere che questo scempio continui, che continuino a scorrere fiumi di sangue e lacrime". "Purtroppo, bisogna riconoscere che non siamo stati capaci di costruire, dopo la caduta del Muro di Berlino, un nuovo sistema di convivenza fra le Nazioni, che andasse al di là delle alleanze militari o delle convenienze economiche. La guerra in corso in Ucraina rende evidente questa sconfitta", aggiunge.

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Ore 12.20 – Nuova telefonata Macron-Scholz-Putin

Nuova telefonata sulla situazione in Ucraina è in corso tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin. Lo fanno sapere fonti dell'Eliseo.

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Ore 12.10 – Mosca: “Armi Usa possibile bersaglio”

Mosca avverte Washington: i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un "legittimo bersaglio" delle forze armate russe. Lo ha detto il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov, aggiungendo che "il trasferimento avventato di sistemi anti aereo e anti carro porteranno a gravi conseguenze".

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Ore 12 – Mosca: “Conseguenze se Svezia e Finlandia nella Nato

“La possibile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato avrebbe gravi conseguenze militari e politiche e richiederebbe alla Russia di adottare misure di ritorsione”. Lo ha affermato il direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Sergei Belyayev "Ovvio che la loro adesione all'Alleanza, che è in primo luogo un'organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione", ha affermato Belyayev ad Interfax.

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Ore 11.40 – In Italia congelati 700 milioni ai russi

La Guardia di Finanza, nell’ambito delle sanzioni economiche decise dopo l’invasione dell’Ucraina, ha congelato ai russi beni per “oltre 700 milioni di euro”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco, complimentandosi con le Fiamme Gialle per il lavoro svolto in questo “delicato frangente”, nel corso del giuramento degli allievi ufficiali della Gdf a Bergamo.

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Ore 11.10 – Bombardata una base aerea

Una base aerea nei pressi di Vasylkiv, nella provincia di Kiev, è stata colpita e distrutta dagli attacchi missilistici russi. Lo afferma il sindaco Nataliia Balasynovych, citata dal Kyiv Independent. Secondo la denuncia del sindaco, il raid avrebbe colpito anche un deposito di munizioni.

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Ore 10.48 – Mosca: “Sanzioni contro l’Occidente”

"La Russia annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compreso gli Stati Uniti. Lo ha detto alla Tass il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov". "La lista è pronta - ha aggiunto - e verrà pubblicata presto".

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Ore 10.02 – Bombardata moschea che ospitava 80 civili a Mariupol

Una moschea a Mariupol che ospitava 80 civili è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.

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Ore 9 – “La stazione Iss rischia di cadere per le sanzioni”

La Russia afferma che le sanzioni potrebbero provocare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Lo afferma Dmitry Rogozin, il responsabile dell'agenzia spaziale russa Roscomos chiedendone la revoca. Secondo Rogozin, le sanzioni potrebbero interrompere il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l'Iss, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che aiuta, tra l'altro, a correggere la sua orbita. Il rischio quindi è quello di un ammaraggio o di un atterraggio della stazione sul suolo terrestre.

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Ore 8.38 – Recuperati 5 corpi vicino a Kharkiv, anche 2 bimbi

I cadaveri di cinque persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dai soccorritori dei Servizi di emergenza tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv, in seguito ai bombardamenti russi sulla città. Gli operatori hanno sottoposto a controlli 40 siti nell'area per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi.

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Ore 7.58 – Bombardamenti a est di Kiev, colpito un deposito

Un deposito di alimenti congelati nella regione di Kiev ha preso fuoco stamane a causa dei bombardamenti. Le immagini pubblicate in rete mostrano i soccorritori dirigersi verso la zona per estinguere un enorme incendio in quello che sembra essere un magazzino a un piano, mentre fiamme altissime e dense si alzano dalla struttura. Al momento i vigili del fuoco sono ancora sul posto per spegnere il rogo. Finora non sono state segnalate vittime.

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Ore 7.46 – Esplosioni in diverse città, almeno due a Dnipro

Esplosioni sono state sentite nella prima mattinata di oggi nelle città di Nikolaev (nel sud), Dnipro e Kropyvnytskyi (nel centro del Paese).

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Ore 7.18 – A Leopoli allarme durato 2 ore, mai così lungo 

È cessato dopo due ore l'allarme aereo di stamattina a Leopoli, la città nell'ovest dell'Ucraina finora considerata relativamente sicura e svegliata dalle sirene d'allarme prima dell'alba, attorno alle 5.30. È la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina che l'allarme a Leopoli dura così a lungo.

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