Dal 23 al 27 settembre si terrà il refenrendum per l’annessione alla Russia nelle autoproclamate Repubbliche di Lugansk e Donetsk, le due grandi Regioni del Donbass. Lo hanno deciso di Parlamenti dei due oblast, che formalmente sono parte dell’Ucraina. Poco dopo è arrivato l’annuncio che analogo referendum verrà fatto nelle stesse date nella Regione di Kherson, solo il 23 settembre in quella di Zaporizhzhia, quest'ultima in parte e non totalmente in mano ai russi.

I popoli del Donbass vogliono essere padroni del proprio destino”, ha commentato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Per Kiev invece si tratta di una mossa “dettata dalla paura”. “Ricatto ingenuo con minacce, referendum e mobilitazioni di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche, così appare la paura della sconfitta. L’Ucraina risolverà la questione, la minaccia può essere eliminata solo con la forza”, ha detto il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak. Mentre il ministro degli Esteri Kuleba afferma che questi “finti referendum non cambieranno nulla” e che “l’Ucraina continuerà a liberare i suoi territori”.

Dura la reazione della comunità internazionale. Di “referendum farsa” senza alcuna legittimità né conseguenze legali parlano il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il presidente francese Emmanuel Macron.

“Non riconosceremo alcuna annessione, sappiamo che i referendum saranno manipolati”, taglia corto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan.

Intanto il presidente turco Erdogan lascia trapelare ottimismo sulle intenzioni di Putin: “Ci siamo incontrati in Uzbekistan e abbiamo avuto discussioni molto approfondite. Mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile”.

(Unioneonline)

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La giornata di ora in ora:

Donbass, Putin rinvia il discorso

Per ore diplomatici e giornalisti a Mosca hanno atteso un discorso alla nazione del presidente Vladimir Putin, che alcuni media indipendenti avevano annunciato per questa sera. Alla fine alcune fonti vicine al Cremlino hanno riferito che il discorso per questa sera non ci sarà, e che

potrebbe invece aver luogo domani. In particolare, la caporedattrice di Russia Today, Margarita Simonyan, ha scritto sul suo canale Telegram: "Andate a dormire". In giornata si erano rincorse nella capitale russa voci secondo cui Putin avrebbe potuto annunciare una mobilitazione, parziale o generale, per rafforzare l'impegno militare di Mosca in Ucraina.

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Macron: “I referendum russi sono una farsa”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito una "farsa" l'annuncio di referendum in quattro regioni separatiste dell'Ucraina, dicendo che non avranno "conseguenze legali". "Penso sia una farsa quanto annunciato dalla Russia - ha detto a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu - L'unica cosa che esiste è la guerra decisa dalla Russia, la resistenza dell'Ucraina e la fine della guerra che vogliamo".

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Usa: “Referendum? Non riconosceremo alcuna annessione”

"Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell'Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l'annessione". Lo ha detto in un briefing con la stampa il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa. "Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell'Ucraina e una violazione della Carte dell'Onu", ha sottolineato.

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Nato: “Referendum farsa”

"I referendum farsa non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Questa è un'ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all'Ucraina". Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

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Erdogan sollecita una via d’uscita “dignitosa” per tutti

Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sollecitato una "via dignitosa" per uscire dalla crisi ucraina, invocando una pace da conseguire con "mezzi diplomatici che siano razionali, giusti e applicabili" e che garantisca la sovranità dell'Ucraina.

"Insieme noi dobbiamo trovare una soluzione ragionevole che offra alle due parti una soluzione dignitosa della crisi", ha detto Erdogan, dopo aver ricordato gli sforzi di mediazione della Turchia e quelli dell'Onu per l'esportazione del grano ucraino attraverso i porti del Mar Nero, nonché per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, "che rappresenta una minaccia per tutti".

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Gentiloni: “I referendum di Putin un insulto alla democrazia”

"I referendum di Putin in Ucraina per annettere territori occupati con le armi sono un insulto alla democrazia e alle Nazioni Unite". Lo scrive su Twitter il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni.

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Referendum anche a Zaporizhzhia

Anche nella parte del territorio occupato dai russi della regione ucraina di Zaporizhzhia si svolgerà un referendum il solo 23 settembre per l'unione con la Russia. Lo ha annunciato Evgeny Balitsky, capo dell'amministrazione militare-civile del territorio, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le forze di Mosca controllano solo una parte del territorio regionale, compresa la città di Ernegodar dove sorge la centrale nucleare più grande d'Europa.

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Kuleba: “Finti referendum, noi continueremo a liberare territori”

"I finti 'referendum' non cambieranno nulla. E nemmeno qualsiasi 'mobilitazione' ibrida. La Russia è stata e rimane un aggressore che occupa illegalmente parti del territorio ucraino. L'Ucraina ha tutti i diritti di liberare i propri territori e continuerà a liberarli, qualunque cosa abbia da dire la Russia". Lo scrive il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter dopo la decisione delle repubbliche separatiste di tenere dal 23 al 27 settembre un referendum di annessione alla Russia.

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Crolla la Borsa di Mosca dopo l'annuncio dei referendum

Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l'annuncio dei referendum per l'annessione alla Russia nel Donbass e nella regione di Kherson. Successivamente c'è stata una parziale ripresa, con l'indice Moex che poco dopo le 15 ora locale (le 14 in Italia) segnava un arretramento di quasi l'8% e quello Rts in calo del 7,76%.

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Referendum anche a Kherson

Un referendum sull'annessione alla Russia si svolgerà anche nella regione di Kherson, in Ucraina, dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia Vladimir Saldo, capo dell'amministrazione civile-militare della regione occupata dai russi, citato da Interfax.

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Kiev: "Mosca minaccia col referendum, ma ha paura”

"Ricatto ingenuo con minacce e storie dell'orrore di 'referendum' e 'mobilitazioni' di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche. Ecco come appare la paura della sconfitta. Il nemico ha paura, manipola primitivamente. L'Ucraina risolverà la questione russa. La minaccia può essere eliminata solo con la forza". Così il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak, commenta su Telegram l'annuncio di referendum nelle regioni occupate e l'inasprimento della Duma delle pene in caso ai renitenti alla leva di "mobilitazione generale".

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Lavrov: "I popoli del Donbass vogliono essere padroni del proprio destino”

"I popoli del Donbass vogliono essere padroni del proprio destino". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in merito ai referendum nelle autoproclamate repubbliche filorusse sull'unione con la Russia. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

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Referendum sull’annessione di Donetsk e Lugansk alla Russia dal 23 al 27 settembre

Il referendum nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk sull'annessione con la Russia avrà luogo dal 23 al 27 settembre. Lo ha detto il vice presidente del Parlamento, Dmitry Khoroshilov, citato dalla Tass. Stesso referendum avrà luogo negli stessi giorni nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk.

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Erdogan: “Ho l'impressione che Putin voglia concludere la guerra”

"In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin e abbiamo avuto discussioni molto approfondite con lui. E mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile. Questa è stata la mia impressione, perché il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora è piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si farà un passo avanti significativo". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un'intervista alla tv americana Pbs, ripresa dal Guardian aggiungendo che il suo obiettivo "è porre fine a questa battaglia con la pace".

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Mosca, “i referendum per l’annessione del Donbass vanno fatti”

"I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica". Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spinge su Telegram a fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. "L'invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l'uso di tutte le forze di autodifesa", aggiunge spiegando che per questo i referendum "sono così temuti a Kiev e in Occidente" e "devono essere tenuti".

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Kiev, "distrutto traghetto per trasporto soldati russi”

Le forze armate ucraine hanno affondato un traghetto che trasportava truppe e attrezzature russe attraverso il fiume Dnieper, nei pressi di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Lo riferisce il Kyiv Independent. In una dichiarazione su Facebook, l'esercito ucraino ha affermato che: "I tentativi di costruire un passaggio non hanno resistito al fuoco delle forze ucraine e sono stati fermati".

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