"Abbiamo fatto risorgere i territori" della Crimea e "sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un evento allo stadio Luzhniki di Mosca, occasione per celebrare l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea e per fare un bagno di folla dopo l’operazione “speciale” lanciata in Ucraina.

“Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta scegliendo la Russia – ha detto Putin nel suo intervento (che si è anche “misteriosamente” interrotto all’improvviso per un “guasto tecnico”) – hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l'obiettivo della nostra operazione militare" in Ucraina, ha spiegato il leader del Cremlino nel suo intervento, davanti a migliaia di persone, in un trionfo di bandiere e stendardi con la “Z”, la stessa sui mezzi blindati di Mosca che stanno partecipando al conflitto iniziato lo scorso 24 febbraio. 

Striscioni con la Z in evidenza (Ansa-Epa)
Striscioni con la Z in evidenza (Ansa-Epa)
Striscioni con la Z in evidenza (Ansa-Epa)

Per rafforzare il concetto, lo zar – che per giustificare l’offensiva ucraina ha spiegato che nel Donbass era in atto “un genocidio” - ha anche citato la Bibbia: "Non c'è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici".  

Il leader ha poi dedicato un pensiero ai militari sul campo: “I soldati russi – ha detto – stanno combattendo spalla a spalla e se ci sarà bisogno si proteggeranno a vicenda su campo battaglia dai proiettili come fratelli. Non vedevamo una tale unità da così tanto tempo", ha concluso. 

(Unioneonline/l.f.)

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