«Due missili da crociera Kalibr russi hanno attraversato il confine di Stato dell'Ucraina con la Repubblica di Moldavia. Intorno alle 10:33, questi missili hanno attraversato lo spazio aereo rumeno per poi rientrare nello spazio aereo dell'Ucraina nel punto di intersezione del confine dei tre Stati. I missili sono stati lanciati dal Mar Nero».

Lo ha comunicato il comandante in capo delle forze armate dell'Ucraina Valery Zaluzhny su Facebook. 

Una notizia che rinfocola i timori di una ulteriore escalation del conflitto tra Russia e Ucraina e lo spettro di possibile coinvolgimento degli Stati della Nato, qualora uno dei Paesi membri dell’Alleanza venisse colpito dalle forze di Mosca. 

Ad alzare ulteriormente la tensione, all’indomani della visita di Volodymyr Zelensky a Bruxelles, le parole del vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev, che ha sferrato un nuovo attacco verbale al presidente Usa Joe Biden: «Il vecchio Biden sembra che sia pronto per un secondo mandato. Cosa è stato notato sul primo: confonde nomi, cognomi, date e si perde nel proprio ufficio. E conserva documenti segreti nel garage della sua abitazione personale; ha speso più di cento miliardi di dollari in un Paese al collasso, ma scarica tutti i problemi economici degli Stati Uniti sulle macchinazioni della Russia. Può iniziare una terza guerra mondiale a causa della distrazione», ha detto l’ex presidente russo. 

E anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alza i toni contro «coloro che hanno deciso di infliggere una sconfitta strategica alla Russia e che hanno deciso di adottare la triste esperienza di Napoleone e Hitler, dichiarando apertamente l'obiettivo di distruggere la Russia o indebolirla il più possibile. Le loro richieste per lo smembramento della nostra patria – aggiunge Lavrov – stanno diventando sempre più forti». Ma afferma il ministro, come riporta Ria Novosti, «è chiaro che non solo sopravviveremo ma usciremo da questo confronto ancora più forti».

(Unioneonline/l.f.)

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