È su tutti i giornali portoghesi il caso di Miguel Duarte, il giovane volontario di una ong tedesca imbarcato sulla Iuventa, sequestrata nel 2017, e indagato in Italia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Duarte era, assieme ad altri volontari, impegnato nelle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale, riporta il quotidiano portoghese Publico. Ora rischia fino a vent'anni di carcere.

Il caso sta suscitando molto clamore a Lisbona ("Salvare vite umane non è reato", dice l'opinione pubblica lusitana) ed è politicamente delicato, anche perché il Portogallo è uno dei Paesi che più hanno aiutato l'Italia, alla fine del 2018, in occasione della trattativa sulla manovra rivista per il 2019, e che potrebbero aiutarla anche ora, davanti al concreto rischio che venga avviata una procedura per debito.

E infatti, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, il premier portoghese Antonio Costa ha chiesto conto della vicenda al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che si è limitato a rispondergli di non poter fare nulla per Miguel per rispettare l'indipendenza dei magistrati.

(Unioneonline/D)
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