"Il tempo in cui potevamo fidarci completamente degli altri è finito. Lo abbiamo visto negli ultimi giorni".

Questa la stoccata di Angela Merkel a Donald Trump, all'indomani del G7 di Taormina terminato con il mancato accordo con gli Usa sul clima e con un'intesa stiracchiata sui nodi relativi al commercio.

Già nel corso del summit gli attriti tra la cancelliera e il presidente americano si erano palesati, portando entrambi a disertare il briefing finale.

Oggi la leader di Berlino ha ribadito che, con il magnate al potere, l'Europa deve tirare avanti per la sua strada, anche a costo di entrare in contrasto con gli Stati Uniti.

"Occorre una maggiore coesione", ha aggiunto Merkel, "e noi europei dobbiamo veramente prendere in mano il nostro destino".

Ancora: ferma restando la necessità di mantenere relazioni di amicizia con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna post-Brexit, così come con la Russia, "dobbiamo tuttavia sapere che dobbiamo lottare noi stessi per il nostro futuro".

LA REPLICA DA LONDRA - "Il Regno Unito resterà un forte alleato dell'Unione europea anche dopo aver lasciato il blocco comunitario". A ribadirlo è il ministro dell'Interno britannico, Amber Rudd, parlando alla Bbc dopo le dichiarazioni della Merkel, secondo cui Bruxelles non potrà più contare su Londra e Washington. "Mentre iniziamo i negoziati per lasciare l'Ue, siamo anche in grado di rassicurare la Germania e gli altri Paesi europei che saremo sempre un forte alleato per loro. Un forte alleato per la difesa, la sicurezza e speriamo anche nel commercio", ha dichiarato Rudd.

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