«Il terribile attacco di Hamas si è abbattuto contro civili inermi con una efferatezza senza precedenti che lascia allibiti e che dal nostro punto di vista è giusto condannare senza ambiguità». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo.

«Di fronte ad azioni come quelle di Hamas – ha aggiunto la premier – uno Stato è pienamente legittimato a rivendicare il proprio diritto alla difesa, all'esistenza, alla sicurezza dei propri cittadini e confini. Ma la reazione di uno stato non può e non deve mai essere motivata da sentimenti di vendetta. Uno Stato fonda la sua reazione su precise ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza alle ragioni di sicurezza e alla difesa della popolazione civile. Questa deve rimanere la reazione di uno Stato di fronte al terrorismo. Sono fiduciosa che sia anche la volontà dello Stato di Israele».

«L'impressione che ho – ha proseguito la premier - è che l'obiettivo di Hamas fosse costringere Israele a una reazione contro Gaza che creasse un solco incolmabile fra Paesi arabi, Israele e Occidente, compromettendo la pace per tutti i cittadini coinvolti, compresi quelli che si dice di voler difendere».

Dunque, ha proseguito Meloni, «il bersaglio siamo tutti noi, e cadere in questa trappola sarebbe molto, molto stupido».

Per quanto riguarda le soluzioni al conflitto che ha nuovamente reso esplosiva la situazione in Medioriente, Meloni ha spiegato: «Dobbiamo fare l'impossibile per evitare una escalation della crisi, per evitare di perdere il controllo di questa crisi, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il modo più serio per farlo –ha concluso – è un'iniziativa politica per una soluzione strutturale che si basi sulla prospettiva dei due popoli e due Stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita».

(Unioneonline/l.f.)

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