Polemica negli Usa per la pena inflitta all'attrice Felicity Huffmann: 14 giorni di carcere, una multa di 30mila euro e 250 ore di servizio sociale.

Una delle protagoniste di "Desperate Housewives" è stata condannata con l'accusa di aver pagato 15mila dollari per manipolare un test della figlia, determinante per l'ammissione al college.

L'accusa aveva chiesto almeno un mese di prigione seguito da 12 mesi di libertà vigilata, oltre ad una ammenda di 20mila dollari.

Il giudice Indira Talwani, della corte di Boston, ha deciso per un compromesso scatenando l'ira della gente comune che grida allo scandalo. Al termine della lettura della sentenza la star di Hollywood è scoppiata in lacrime: "Sono profondamente dispiaciuta per gli studenti, le scuole e chi ha subito le conseguenze delle mie azioni. Ho inflitto più danni di quelli che potevo immaginare, mi assumo la totale responsabilità".

La vincitrice di un Emmy Award era stata arrestata nel marzo scorso nell'ambito di un'inchiesta che aveva accertato mazzette da 100mila dollari a 6,5 milioni di dollari alla Yale, Standford, Georgetown, University of California (Ucla), University of Southern California (Usc), University of San Diego, University of Texas, Wake Forest University.

In manette era finita una cinquantina di persone: 33 genitori, tra cui la Huffman e l'attrice Lori Loughlin, 13 tra coach e dirigenti scolastici e un imprenditore californiano che avrebbe fatto da tramite incassando 25 milioni di dollari dal 2011.

I genitori pagavano le tangenti sotto forma di donazioni (fiscalmente detraibili) ad una fondazione di beneficenza no profit del businessman William Rick Singer. I soldi venivano usati per corrompere i coach, e indurli a reclutare i rampolli di famiglie ricche come atleti anche se non avevano capacità sportive, e per cambiare i risultati dei test o farli fare a "specialisti" che sostituivano i candidati: il costo variava da 15mila a 75mila dollari.

(Unioneonline/M)
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