Un black-out elettrico generale ha colpito l'intero arcipelago maltese perl'intera mattinata di oggi.

Si tratta del secondo in circa un mese, il precedente avvenne a fine novembre nel giorno in cui furono costretti alle dimissioni il capo di gabinetto del primo ministro, Keith Schembri, ed il ministro del Turismo (nonché ex responsabile dell'energia) Konrad Mizi, al termine di una drammatica riunione del consiglio dei ministri.

All'epoca EneMalta comunicò che il problema era dovuto al lato italiano dell'interconnessione con l'Italia, e oggi il medesimo chiarimento.

Ferma ogni attività nel Paese: negozi e bar sono per lo più rimasti chiusi, saltati i semafori, problemi anche alle comunicazioni telefoniche e cellulari.

La centrale termoelettrica di Malta, attorno alla cui progettazione e realizzazione è nato lo scandalo rivelato da Dafne Caruana Galizia, è stata inaugurata due anni fa ma tuttora evidentemente non è in grado di sostenere le necessità dell'isola. Direttore generale e realizzatore della centrale era lo stesso Yorgen Fenech arrestato e accusato di essere il mandante dell'omicidio della giornalista. Fenech proprio oggi è tornato in tribunale per una nuova udienza.

(Unioneonline/v.l.)
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