Orrore in Gran Bretagna per il caso del piccolo Bronson Battersby, un bimbo di due anni morto di stenti accanto al padre Kenneth che era deceduto di infarto nella loro casa di Skegness, nel nord dell'Inghilterra.

Il fatto è avvenuto a inizio gennaio ma se ne sta continuando a parlare in questi giorni per la gravità della vicenda e dopo l'avvio di una inchiesta per fare luce sulle responsabilità delle forze dell'ordine: la polizia, infatti, non sarebbe intervenuta nemmeno dopo due distinte segnalazioni dagli assistenti sociali.

Un assistente sociale era andato una prima volta il 2 gennaio nella casa dei Battersby, per vedere il piccolo considerato "vulnerabile" per i problemi familiari aggravati dalla separazione dei genitori, ma nessuno gli aveva risposto. Ha quindi contattato la polizia ma non è intervenuta. Lo stesso è successo due giorni dopo.

I corpi del padre e del figlio non sono stati trovati fino a quando l'assistente sociale è entrato nell'abitazione con una copia delle chiavi di casa.

Secondo la ricostruzione dei media britannici il piccolo è morto di stenti: non si sa esattamente quanto tempo dopo il decesso del padre 60enne avvenuto non prima del 29 dicembre.

La madre del bambino, Sarah Piesse, ha accusato gli assistenti sociali, affermando che Bronson è morto per colpa loro. 

(Unioneonline/v.l.)

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