Un documento rimasto finora nascosto potrebbe portare alla riapertura delle indagini sulla morte di Malcom X, il leader del movimento per i diritti degli afroamericani Usa ucciso a New York nel 1965 all'età di 40 anni.

Si tratta di una lettera, che i familiari di Malcom X hanno deciso di rendere pubblica, che accusa del delitto l'Fbi e il dipartimento di Polizia newyorchese.

La missiva è firmata da Raymond Wood, ex agente sotto copertura, oggi deceduto, che spiega di aver ricevuto pressioni dai suoi capi del New York Police Department affinché spingesse due membri della sicurezza di Malcolm X a commettere dei reati pochi giorni prima dell'uccisione del leader. Reati che avrebbero allontanato i due dalla gestione della sicurezza attorno all'attivista, facilitando così il complotto per eliminarlo. Ufficialmente del delitto sono stati accusati tre militanti del movimento Nation of Islam. Ma sono molti gli storici che ritengono che la verità sull'omicidio sia molto diversa.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata