Il governo di Madrid concede l’indulto ai leader indipendentisti catalani condannati dopo il tentativo di secessione del 2017 represso nel sangue, durante le consultazioni referendarie, dall’esecutivo conservatore di Mariano Rajoy.

Il premier Pedro Sanchez ha annunciato che nel Consiglio dei ministri di domani verrà discussa la proposta d’indulto.

“Potremmo tornare ai rimproveri, rimanere bloccati nei problemi e cercare più colpevoli”, ha detto Sanchez, “oppure dedicare il nostro tempo e le nostre energie a risolvere il problema e scommettere sulla concordia”.

"Così ha deciso il governo spagnolo”, è l’annuncio del premier, “domani, pensando nello spirito costituzionale della concordia, proporrò al Consiglio dei ministri di concedere l’indulto ai nove condannati nel processo sul movimento secessionista”.

Sanchez ha parlato nel corso di un evento politico organizzato ad hoc al teatro Liceu di Barcellona, ma l’annuncio non è servito a placare le urla di contestazione rivolte al premier, interrotto a più riprese mentre parlava da centinaia di persone che si erano riunite per chiedere a gran voce l’indipendenza della Catalogna e l’amnistia per politici e attivisti condannati.

L’indulto non basta, “l’indipendenza è l’unica soluzione”, hanno detto i contestatori, cui Sanchez ha replicato.

"Non ignoro che ci sono persone contrarie a questa misura, né ignoro le loro ragioni. Le rispetto, anche noi abbiamo le nostre ragioni per le quali pesano di più le aspettative sul futuro che i problemi del passato”, ha detto.

(Unioneonline/L)

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