Emmanuel Macron è pronto ad «adattare» le regole per il mantenimento dell’ordine pubblico in Francia, infiammata da una vera e propria rivolta seguita alla morte di Nael, il 17enne ucciso da un agente a Nanterre durante un controllo di Polizia.

Le decisioni, fa sapere l’Eliseo, verranno prese «senza tabù». Non è escluso lo stato d’emergenza, anche se non è stato dichiarato al termine della riunione odierna dell’unità di crisi. Il presidente francese, definendo la sommossa «un’inaccettabile strumentalizzazione della morte di un adolescente», ha annunciato un maggior dispiegamento di forze dell’ordine nelle strade «per contenere le violenze».

Macron ha lanciato un appello «alla responsabilità a tutti i genitori, ai padri e alle madri di famiglia». «Un terzo dei fermati la scorsa notte – ha detto – sono dei giovani o giovanissimi, è responsabilità dei genitori tenerli a casa». E ha bacchettato i social, che «svolgono un ruolo considerevole», sottolineando che su TikTok e Snapchat «sono stati organizzati alcuni raduni violenti».

«Prenderemo nelle prossime ore - ha aggiunto – diverse disposizioni per organizzare il ritiro dei contenuti più a rischio collegati alle piattaforme e per avere l'identità di chi utilizza i social per lanciare appelli al disordine o esacerbare la violenza».

Macron ha lasciato in anticipo il vertice europeo a Bruxelles per affrontare la crisi. Lo stato d’emergenza per ora non è stato dichiarato ma non è escluso, consentirebbe alle autorità di adottare misure eccezionali come il divieto di circolare. Fu adottato nel novembre 2005 dopo 10 giorni di rivolta nelle banlieue, scatenate dalla morte di due adolescenti, folgorati in una cabina elettrica in cui si erano nascosti per sfuggire alla polizia.

La scorsa notte sono state fermate 875 persone per i disordini, la metà nella Regione di Parigi. Si contano 492 edifici danneggiati, 2.000 veicoli dati alle fiamme e 3.880 roghi.

Nelle ultime ore ci sono stati altri due morti: un giovane in Normandia è caduto dal tetto di un supermercato che aveva preso d’assalto, mentre nella Guyana francese un uomo è stato ucciso da un proiettile vagante.

(Unioneonline/L)

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