La lettera inedita di Papa Ratzinger: «La mia rinuncia piena e valida. Anche Wojtyla ci aveva pensato»
Il Pontefice lo scriveva in una lettera nel 2014, pubblicata in un libro di monsignor Nicola BuxPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Gli “storici autorevoli” e gli “altri teologici” secondo me non sono veri storici neppure teologici. Le speculazioni da loro proposte sono per me assurde. Dire che nella mia rinuncia avrei lasciato “solo l’esercizio del ministero e non anche il munus” è contrario alla chiara dottrina dogmatica-canonica… Se alcuni giornalisti parlano di “scisma strisciante” non meritano nessuna attenzione».
Così scriveva il Papa emerito Benedetto XVI in una lettera del 21 agosto 2014 a monsignor Nicola Bux, che lo aveva interpellato a proposito dei dubbi e perplessità che avevano accompagnato la sua rinuncia al pontificato l'anno precedente.
Il testo di questo documento viene pubblicato per la prima volta come appendice al libro "Realtà e Utopia nella Chiesa" scritto dallo stesso Nicola Bux con Vito Palmiotti per i "Libri della Bussola". Lo annuncia lo stesso portale 'La nuova bussola quotidiana'.
Ratzinger, rispondendo alle obiezioni presentategli, giudicava «pienamente» valida la rinuncia di un Papa e «fondato» il parallelismo «ra il Vescovo diocesano e il Vescovo di Roma in riferimento alla questione della rinuncia». Inoltre difendeva il diritto di un Pontefice a parlare e scrivere al di fuori «dell'ufficio di Papa», come ha fatto lui stesso continuando durante il pontificato a scrivere libri, come ad esempio i volumi dedicati a Gesù, che considerava «una missione del Signore».
E rivela che anche Wojtyla aveva preso in considerazione la rinuncia: «Io so che Papa Giovanni Paolo II nell’avvicinarsi del suo 75° compleanno ha seriamente riflettuto se non sarebbe corretto ritirarsi dal suo ministero petrino. La sua decisione di non ritirarsi era giusta, ma egli stesso era convinto del parallelismo».
(Unioneonline)