Si sono aperte questa mattina - alle 7 - le urne per gli elettori macedoni chiamati a decidere se rinominare il loro Paese "Repubblica di Macedonia del Nord'.

L'esito del voto potrebbe mettere fine alla disputa diplomatica con Atene che sinora ha impedito alla nazione di aspirare alle adesioni all'Unione europea o alla Nato.

A decidere saranno circa 2,1 milioni di elettori, che con un segno sulla scheda potrebbero mettere fine a 27 anni di "ligitio" con la Grecia che non accetta il nome Macedonia "perché una delle sue province si chiama così", inoltre accusa Skopje di avere ambizioni sul suo territorio e sul suo patrimonio culturale.

A favore del sì all'accordo è schierato il governo del premier socialdemocratico Zoran Zaev, favorevole all'adesione all'Ue e all'Alleanza atlantica.

Contraria l'opposizione conservatrice guidata da Hristijan Mickoski e il presidente Gjorgje Ivanov.

La domanda sottoposta agli elettori è "Siete favorevoli all'adesione a Ue e Nato, accettando l'accordo tra Macedonia e Grecia?".

(Unioneonline/s.a.)
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