Il Regno Unito "non ha bloccato un singolo vaccino o componente" vaccinale anti Covid.

Lo ha detto oggi il premier Boris Johnson tornando a respingere le accuse del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante il Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni.

"Siamo contrari al nazionalismo sui vaccini in ogni forma", ha rincarato Johnson, chiedendo pubblicamente a Michel di ritirare le sue affermazioni e rivendicando invece i meriti del suo governo nella rapidità della campagna vaccinale britannica, con circa "22,5 milioni di persone" vaccinate finora nel Regno.

In una telefonata di "qualche tempo fa" , il premier britannico Boris Johnson aveva "rassicurato" la presidente della Commissione Ursula von der Leyen circa il fatto "che il Regno Unito non aveva alcun problema quando si trattava di consegnare vaccini all'Ue".

Ha ricordato il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer rispondendo alle numerose domande che gli sono stati rivolte soprattutto da giornalisti inglesi sulla polemica apertasi tra Londra e Bruxelles sul presunto blocco dell'esportazione di vaccini dopo le dichiarazioni di Michel.

Il portavoce ha comunque sottolineato più volte di non avere alcuna intenzione di commentare le dichiarazioni di Michel. "L'Ue - ha detto ancora Mamer in una delle tante risposte date - rifornisce ed esporta vaccini in tutto il mondo e questo non è sempre vero per tutti i nostri partner".

"Da parte nostra - ha concluso - vogliamo continuare ad avere questo ruolo, a patto che le società che hanno contratti con noi li rispettino, e speriamo che la catena di approvvigionamento globale di vaccini resti aperta".

(Unioneonline/F)
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