In Oklahoma è stata approvata una legge più restrittiva sull’aborto.

Il governatore repubblicano Kevin Stitt ha firmato un provvedimento che vieta l'interruzione di gravidanza sin dalla fecondazione e consente ai privati cittadini di fare causa a chi la pratica o la induce "consapevolmente".

In questo modo l’aborto è proibito in ogni fase della gravidanza, tranne che per emergenze mediche o quando è frutto di stupro, incesto e aggressione sessuale.

Proprio a inizio maggio “Politico” ha diffuso lo scoop sulla Corte suprema degli Stati Uniti, pronta a votare per annullare la legge del 1973 che garantisce il diritto all'aborto.

In una bozza scritta dal giudice Samuel Alito c’è un ripudio "totale e fermo" della storica sentenza “Roe vs Wade”, che garantiva la tutela costituzionale federale del diritto all'aborto. I quattro giudici nominati dai repubblicani - Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett - hanno votato con Alito.

La notizia aveva scatenato polemiche e proteste in tutti gli Stati Uniti.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata