Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha visitato nella notte tra giovedì e venerdì il carcere in cui sono detenuti gli attivisti della Global Sumud Flotilla arrestati dal governo israeliano.

L’esponente dell’ultradestra si è reso protagonista di uno show di fronte agli attivisti accovacciati a terra li ha insultati definendoli «terroristi». Uno show «indecente», tuona Angelo Bonelli di Avs, mentre Laura Boldrini ricorda che lo stesso attuale ministro è stato in passato condannato per terrorismo in Israele.

Dopo gli insulti, in mattinata sono arrivate le minacce: «Penso che debbano essere tenuti qui per alcuni mesi in una prigione israeliana, in modo che si abituino all'odore dell'ala terroristica», ha detto a proposito degli attivisti in attesa di espulsione. Ben Gvir ha definito un «errore» quello di Netanyahu, perché la sola espulsione «li spingerà a tornare, ancora e ancora». 

Ben Gvir, colono della Cisgiordania occupata, si è reso protagonista di numerosi episodi di violenza e in passato è stato condannato per aver sostenuto un’organizzazione terroristica e per incitamento al razzismo contro gli arabi. Ha acquisito consensi tra i coloni e gli estremisti, tanto da ottenere 14 seggi alla Knesset con il suo partito Otzma Yehudit. Un successo che lo ha portato dritto nella coalizione di governo con Netanyahu e a controllare l’apparato di sicurezza israeliano.

(Unioneonline)

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