Il governo di Accordo nazionale libico sta valutando di rilasciare tutti i migranti tenuti nei centri di detenzione perché potenziali obiettivi di attacchi da parte del generale Khalifa Haftar, che con le sue milizie sta continuando a lanciare attacchi contro Tripoli e l'esercito del governo Al Serraj.

Il ministro dell'Interno Fathi Bashagha ha dichiarato che questa mossa "è volta alla sicurezza del Paese". L'annuncio arriva dopo la strage di Tajoura a sud est di Tripoli che ha visto la morte di 53 persone tra cui sei bambini. L'attacco contro il centro migranti pare sia stato effettuato dalle forze della Cirenaica guidate da Haftar, ma resta viva l'ipotesi legata ai militari egiziani.

La notizia è stata riportata dal Libya Observer e la decisione riguarderebbe circa 6mila persone. "Auspichiamo da tempo il loro rilascio - ha commentato il funzionario protezione dell'Unhcr, Andrea De Bonis -, ma a questa misura va affiancata una presa di responsabilità forte dei Paesi europei, affinché supportino dei piani di evacuazione dei rifugiati che si trovano in Libia. L'Italia sta facendo la sua parte, avendo evacuato 700 rifugiati dal dicembre 2017".

Il timore italiano è che i migranti, una volta liberi, possano riversarsi verso il nostro Paese nel tentativo di raggiungere altre nazioni europee.

(Unioneonline/M)
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