Libia, a Sabrata un gruppo armato ferma le barche dei migranti
I numeri forniti dal Viminale parlano di un sensibile calo di sbarchi di migranti sulle coste italiane: a luglio -50% rispetto allo scorso anno, e ad agosto il calo è stato anche maggiore.
Una rivelazione in esclusiva della Reuters ci spiega quale potrebbe essere il motivo.
In Libia ci sarebbe infatti un gruppo armato che impedisce alle imbarcazioni che trasportano migranti di salpare da Sabrata, città a ovest di Tripoli che è un punto di riferimento per gli scafisti.
Il gruppo, svelano fonti anonime all'agenzia, è composto da centinaia di "civili, poliziotti, paramilitari, è guidato da un ex boss mafioso e lavora sulla spiaggia per impedire che i migranti si imbarchino verso l'Italia".
Dispone anche di un centro di detenzione per i migranti tornati indietro o strappati agli scafisti.
Secondo un'altra fonte, sempre anonima, si chiama "Brigata 48", e sta cercando legittimazione e sostegno finanziario dal governo di Tripoli: se non dovesse ottenere entrambe le cose, potrebbe cessare al più presto la sua attività.
Anche alcuni migranti soccorsi in mare hanno confermato, parlando con un portavoce dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che la situazione a Sabrata è molto cambiata nelle ultime settimane: "Dicono che è più difficile partire, c'è gente che blocca le barche prima della partenza, e alcuni migranti vengono respinti ancor prima di arrivare a Sabrata".
Dal 2014 sono 600mila le persone che hanno raggiunto l'Italia dal Nord Africa attraverso il Mediterraneo, 12mila sono morte durante la traversata. E da due anni a questa parte Sabrata è diventata il principale punto d'imbarco.
(Redazione Online/L)