La Russia è pronta a concludere un accordo sulla risoluzione del conflitto ucraino, ma alcune disposizioni del futuro accordo devono ancora essere concordate e Mosca ci sta lavorando. Così il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.

«Siamo pronti a raggiungere un accordo – le sue parole – , ma ci sono ancora alcuni punti specifici, elementi di questo accordo, che devono essere perfezionati, e siamo impegnati proprio in questo processo». «Trump - ha detto ancora Lavrov - è l'unico leader mondiale che ammette la necessità di affrontare le cause profonde della crisi ucraina».

Intanto una pioggia di oltre 70 missili e 145 droni russi si è abbattuta ieri sull'Ucraina provocando almeno 12 morti nella capitale e anche l'ira di Trump.

In un’intervista a Time il presidente Usa ha poi commentato: «La Crimea resterà con la Russia. E Zelensky lo capisce, e tutti capiscono che è con loro da molto tempo. È con loro da molto prima che arrivasse Trump... È una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere. Io la chiamo la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere».

(Unioneonline)

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