La vendetta di Putin, missili su Kiev e altre 8 regioni. Trump: «Non penso ci sarà un accordo»
Lanciati più di 400 droni e 44 missili, Zelensky: «Usa e Ue facciano pressione su Mosca per fermare la guerra»(Ansa)
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Attacco russo con droni nella notte su Kiev: esplosioni sono state segnalate in diverse zone della capitale, mentre la difesa aerea è entrata in funzione. Secondo il sindaco della capitale ucraina, Vitalij Klitschko, il bilancio è di almeno 4 morti e oltre 40 feriti. Diversi gli incendi divampati nella città.
Non solo la Capitale, nella notte la Russia ha lanciato 407 droni, 6 missili balistici e 38 missili da crociera: «La maggior parte sono stati distrutti», ha affermato il capo del dipartimento delle comunicazioni del Comando dell'aeronautica delle Forze armate dell'Ucraina, Yuriy Ignat. Un attacco su larga scala che ha colpito le regioni di Volinia, Leopoli, Ternopil, Kiev, Sumy, Poltava, Khmelnytskyi, Cherkasy e Chernihiv.
Arriva dunque la “vendetta” di Putin dopo gli attacchi ai convogli ferroviari. Ieri, ricevuto alla Casa Bianca, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha fatto appello a Donald Trump dicendo che «è la persona chiave al mondo che può davvero fermare la guerra», e gli ha chiesto di fare «pressione sulla Russia». Ma lo stesso Trump ha detto chiaramente: «Non penso che Russia e Ucraina firmeranno un accordo».
Intanto, dopo i raid russi, arriva l’ennesimo appello di Volodymyr Zelensky all’Occidente: «La Russia deve essere ritenuta responsabile per questo. Fin dal primo minuto di questa guerra hanno colpito città e villaggi per distruggere vite umane. Abbiamo fatto molto insieme al mondo per avere l'opportunità di difenderci. Ma ora è il momento in cui gli Usa, l'Ue e tutti nel mondo insieme possono fermare questa guerra facendo pressione sulla Russia. Se qualcuno non fa pressione e dà alla guerra più tempo per mietere vittime, questa è complicità e responsabilità. Dobbiamo agire con decisione».
(Unioneonline/L)