Un terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito la Birmania, con epicentro a 16 km a nord-ovest di Saigang, nel centro del Paese. Lo rileva l'istituto geosismico statunitense, Usgs. Per ora i morti accertati sono 25, ma si teme che il numero sia destinato a crescere.

La scossa è arrivata fino in Thailandia: a Bangkok è crollato un grattacielo in costruzione di 30 piani, almeno 43 lavoratori sono dispersi sotto alle macerie. Il sisma è stato avvertito anche nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan.

Il crollo del grattacielo a Bangkok (Ansa)
Il crollo del grattacielo a Bangkok (Ansa)
Il crollo del grattacielo a Bangkok (Ansa)

La scossa – secondo i dati – ha avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del sisma di Amatrice del 2016 e 8 volte superiore alla più alta mai registrata in Italia, che è quella di 7.1 dell'evento del 1908 a Messina. «Non c'è rischio di tsunami poiché il sisma è avvenuto a circa 300 chilometri dalla costa – ha spiegato Salvatore Stramondo, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - ma quando ci sono scosse di questa intensità in aree montuose c'è la possibilità che vengano attivate frane e che si verifichi la liquefazione del terreno, con possibile impatto sulle infrastrutture».

(Unioneonline)

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