Dai jeans ai geni, la pubblicità con Sydney Sweeney è la polemica dell’estate
Social in rivolta per l’ambigua campagna del brand American Eagle: «Propaganda nazista»Sydney Sweeney (Ansa)
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Continua a far discutere l’ultima campagna pubblicitaria del marchio statunitense American Eagle, accusato di veicolare messaggi di eugenetica e supremazia bianca.
Negli spot appare l'attrice ventisettenne Sydney Sweeney - candidata due volte agli Emmy per i suoi ruoli nelle serie tv Euphoria e The White Lotus - con un paio di blue jeans del brand. «Sydney Sweeney ha ottimi jeans», è il claim. E fin qui tutto ok: il problema sorge per il gioco di parole. In inglese la parola “jeans” ha la stessa pronuncia di “genes”, ossia geni. E in effetti che tutta la campagna sia giocata sull'ambiguità del termine risulta abbastanza chiaro. Sweeney si abbottona i pantaloni mentre dice: «I jeans-geni vengono trasmessi dai genitori ai figli e determinano caratteristiche come il colore dei capelli, la personalità e il colore degli occhi. I miei geni sono blu», conclude, quando la telecamera si avvicina al suo viso.
La critica di moda del Washington Post, Rachel Tashjian, ha scritto che, indipendentemente dal fatto che la pubblicità avesse o meno connotazioni razziali o volesse comunicare qualcosa di più della semplice vendita di jeans, «fa parte di un'ondata di immagini di influencer, star e musicisti che sembrano legati ai valori di un'altra epoca. Negli ultimi anni, la moda e la cultura pop sembravano interessate, persino dedite, alla positività del corpo. Ora ci vengono propinate immagini di magrezza, bianchezza e ricchezza sfacciata». Sul Guardian, secondo Sophie Gilbert, scrittrice dell'Atlantic e autrice del libro Girl on Girl che esplora come la cultura pop sia plasmata dalla misoginia: «Lo slogan 'Sydney Sweeney ha dei bei jeans' strizza ovviamente l'occhio all'ossessione per l'eugenetica che è così prevalente nella destra moderna». Sui social c’è chi va oltre e grida alla «propaganda nazista»: «Una donna bianca dai capelli biondi e dagli occhi azzurri sta parlando dei suoi buoni geni, tipo, questa è propaganda nazista». Sminuisce il senatore repubblicano Ted Cruz: «Wow. Ora la sinistra pazza si è scagliata contro le belle donne. Sono sicuro che questo avrà un buon riscontro nei sondaggi». Anche il ministro Matteo Salvini ha cavalcato l’onda: «Negli Stati Uniti è scoppiata una polemica per questo spot tv di una marca di jeans. Sinistra e femministe lo hanno definito persino “fascista” e stereotipato. Solo a me sembrano reazioni folli?», si chiede sui social.
American Eagle ha difeso la sua operazione di marketing definendola «audace e giocosa» mentre l’attrice non ha commentato. Il "Sydney Jean" costa circa 70 euro, ha una farfalla sulla tasca posteriore che, secondo il marchio, vuole sensibilizzare sulla violenza domestica. Il ricavato della vendita di questi pantaloni in edizione limitata sarà devoluto a Crisis Text Line, un'organizzazione no profit che offre sostegno a chi ha problemi di salute mentale.
(Unioneonline)