In Svezia l'epidemia di coronavirus cresce più rapidamente che altrove in Scandinavia (oltre 6.400 contagi e 333 morti) e sul governo ci sono pressioni affinché abbandoni la linea morbida: scuole, ristoranti e bar aperti e semplici raccomandazioni a limitare i contatti, affidandosi alla responsabilità dei singoli.

In un'intervista al quotidiano "Dagens Nyheter" il premier Stefan Lofven ha ribadito di non voler sovraccaricare il sistema sanitario, ma ha ammesso che bisogna "prepararsi a migliaia di vittime".

Per il leader socialdemocratico la crisi andrà avanti mesi e quindi "è importante avere disciplina", ad esempio non visitare i parenti più anziani o lavarsi spesso le mani.

Ha poi commentato le restrizioni che sono state imposte in altri Paesi: "Ognuno decide come procedere per il distanziamento sociale e per rafforzare il sistema sanitario.

Noi lo facciamo in un modo diverso. Certe volte dipende anche dal fatto che siamo in una fase diversa".

(Unioneonline/F)
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