Sanna Marin mantiene la promessa, o almeno ci prova.

La neopremier finlandese, la più giovane del mondo, ha rilanciato l'idea di ridurre l'orario lavorativo mantenendo invariato lo stipendio.

Secondo il primo ministro, che ne aveva già parlato mesi fa durante il congresso della Sdp (socialdemocratici) quando era ministro dei Trasporti e della comunicazione, è possibile introdurre un orario di lavoro flessibile, con quattro giorni alla settimana lavorativi da sei ore ciascuno per un totale di 24.

"Credo che le persone si meritino di passare più tempo con le loro famiglie, con quelli a cui vogliono bene e di coltivare i loro hobby e altri aspetti della vita, come la cultura", ha detto, convinta che lavorare di meno permetta di farlo meglio e di essere più produttivi.

L'idea è stata accolta positivamente da Francesco Laforgia, senatore di Leu e coordinatore nazionale del movimento politico èViva, che su Facebook scrive: "Certo, il lavoro è cambiato, ha assunto forme molteplici. E un taglio 'lineare' non è possibile. Ma l'obiettivo deve essere quello, anche in Italia: ridurre l'orario di lavoro a parità di salario".

"Ne abbiamo parlato lungamente nell'ultima assemblea nazionale di èViva - ha aggiunto -. Ci torneremo il 13 febbraio, con una grande iniziativa a Roma. Non si scappa: il ripensamento radicale dell'organizzazione del lavoro e dei tempi di vita passa anche da qui. Su questo va promossa una grande iniziativa politica e culturale nel Paese".

(Unioneonline/D)

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