Donald Trump è un "pagliaccio" che finge di sostenere il popolo iraniano ma poi lo "colpirà alle spalle con un pugnale velenoso".

Lo ha detto la Guida suprema Ali Khamenei che oggi ha presieduto nella capitale la grande preghiera del venerdì davanti a una folla di fedeli, in un momento di altissima tensione tra Washington e Teheran.

L'ayatollah ha attaccato duramente il presidente degli Stati Uniti, dopo che il tycoon aveva dichiarato anche con un tweet in farsi di supportare le manifestazioni contro la Repubblica islamica.

"Quei pagliacci che sostengono di essere dietro il popolo sono bugiardi. Sono manipolati dai nemici e non hanno dedicato le proprie vite alla sicurezza dell'Iran, diversamente da gente come Soleimani", ha detto ancora Khamenei.

L'accusa è rivolta a coloro che hanno protestato nei giorni scorsi contro il regime, strappando i poster appesi per commemorare il generale Qassem Soleimani, ucciso su ordine dello stesso Trump in un raid aereo a Baghdad, in Iraq.

"Nelle ultime due settimane ci sono state giornate amare e dolci, un punto di svolta nella storia. I due grandi avvenimenti dei funerali del generale Qassem Soleimani e del giorno in cui l'Iran ha attaccato le basi Usa sono stati 'Giorni di Allah'. I due episodi, miracoli delle mani di Allah, hanno mostrato il potere di una nazione che ha dato uno schiaffo in faccia agli Usa e che la volontà di Allah è continuare il cammino e conquistare la vittoria", ha concluso la Guida suprema.

(Unioneonline/F)
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