Isaiah è un bambino inglese di 11 mesi: non si può muovere o respirare senza assistenza, perché il suo cervello è profondamente danneggiato dalla nascita.

Come nel caso di Charlie Gard, i medici del King's College di Londra hanno proposto di staccare la spina definendo "futile" insistere con le cure.

I genitori, Takesha Thomas e Lanre Haastrup, si oppongono alla decisione: "Mio figlio è perfettamente in grado di rispondere alla mia voce e al mio tocco", dice la mamma. "Una scelta simile non è competenza dei giudici, ma dei genitori del paziente".

Entrambi si stanno battendo per riportare il bambino a casa e garantirgli assistenza h24.

"Dicono che nostro figlio non riesca neanche ad aprire gli occhi. Noi lo abbiamo visto farlo, e non solo questo: muove la testa, sbatte le palpebre, e con il nostro amore possiamo migliorare la sua situazione".

Una versione che non è confermata dai medici: "C'è una totale discrepanza tra le percezioni dei genitori e quella degli specialisti. Il bambino non è cosciente".

Prima che si passi alle vie di fatto, chiaramente, bisognerà interpellare un giudice.

(Unioneonline/D)

IL CASO GARD:

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