Il presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Masoud Barzani, ha dichiarato che non prolungherà il suo mandato.

L'annuncio, inviato con una lettera al Parlamento regionale, arriva a poche settimane dal contestato referendum del Kurdistan iracheno. Un plebiscito per la secessione totalmente ignorato da Baghdad, che ha poi avviato un'offensiva militare nei territori contesi, e osteggiato anche dalla comunità internazionale, dalle Nazioni Unite agli Stati Uniti.

"Tre milioni di voti per l'indipendenza del Kurdistan hanno fatto la storia e non possono essere cancellati - ha detto Barzani -. Nessuno si è alzato al nostro fianco a parte le nostre montagne".

"Senza l'aiuto dei Peshmerga, le forze irachene non avrebbero potuto liberare Mosul dall'Isis. Perché Washington vuole punire il Kurdistan?".

All'annuncio un gruppo di dimostranti, in parte armati di mazze, ha assaltato per protesta il palazzo del Parlamento a Erbil.

Barzani ha vinto le elezioni nel 2005 e 2009, mentre dal 2013 ha ampliato il suo mandato per decisione del Parlamento curdo, senza necessità di ricorrere al voto.

(Redazione Online/D)

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