L'esercito israeliano da questa mattina alle 9 (ora locale) ha di nuovo aperto un corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din per consentire alla popolazione del nord di Gaza di defluire al sud.

Lo ha fatto sapere il portavoce Avichai Adraee che ha diffuso in arabo l'informativa su X.

Il corridoio resterà aperto per 7 ore fino al pomeriggio. Inoltre ci sarà «una sospensione tattica delle operazioni militari» sul campo profughi di Jabalya nel nord per permettere alla popolazione di dirigersi a sud di Gaza. 

L'esercito annuncia intanto di aver ucciso Ahmed Siam, comandante di compagnia del “Naser Radwan Company” di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare ricordando che due giorni fa era stato annunciato che Siam teneva come ostaggi circa 1.000 abitanti di Gaza nell'ospedale Rantisi e aveva impedito loro di evacuare verso sud. Siam - ha specificato - è stato ucciso mentre si nascondeva all'interno della scuola "Al Buraq” insieme ad «altri terroristi» e questo dimostra «ancora un volta l'uso di Hamas dei civili come scudi umani a fini di terrorismo». 

Ed è sotto assedio l'ospedale Shifa, il più grande della Striscia al centro di Gaza City. I soldati hanno accerchiato la struttura sotto cui ritengono si nasconda il capo di Hamas a Gaza Yahya Sinwar, da tempo scomparso dalla circolazione e braccato da Israele, che lo ritiene il responsabile numero uno dei massacri del 7 ottobre.

Secondo l'intelligence israeliana, che ha mostrato varie prove al riguardo comprese testimonianza di miliziani catturati, lo Shifa sotto la sua superficie cela il comando centrale della fazione islamica, da cui dirige tutte le operazioni. E dove stiperebbe 500.000 litri di carburante. Accuse respinte da Hamas che parla invece di un ospedale normale, in questo momento tra l'altro pieno di sfollati arrivati dal nord dell'enclave palestinese.

«È una bugia assoluta che sotto l'ospedale sia nascosto il centro di comando di Hamas», ha dichiarato il direttore della struttura sanitaria Muhammad Abu Salmiya.

Intanto il premier Benyamin Netanyahu, malgrado gli ammonimenti americani, ha ribadito che l'esercito «manterrà il controllo su Gaza anche dopo la guerra», respingendo l'idea di affidarsi a «forze internazionali» per la gestione della Striscia avanzata da molti leader europei sul modello Unifil.

(Unioneonline/D)

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