Quarto giorno di tregua nel conflitto in Medioriente. Israele ha ricevuto la lista degli 11 ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi da Hamas. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti governative egiziane. La notizia è confermata anche da Haaretz.

Anche ieri, dopo le tensioni di sabato, che avevano fatto temere la ripresa del conflitto, gli accordi sono andati avanti senza alcun intoppo: 14 israeliani e 3 thailandesi sono stati rilasciati in cambio della scarcerazione di 39 detenuti palestinesi. Ma le buone notizie potrebbero non essere finite, con il “cessate il fuoco” che – in scadenza oggi – potrebbe continuare. Il leader Benyamin Netanyahu, parlando con Joe Biden, ha detto infatti che «c'è un piano di intesa con Hamas che prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua». 

Ma se a parole le cose sembrano procedere per il meglio, nei fatti la situazione è decisamente più complessa. Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas per estendere il cessate il fuoco temporaneo deve localizzare decine di ostaggi (più di 40), tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni nella Striscia di Gaza. Secondo il primo ministro qatariota «non è chiaro quanto Hamas possa localizzare gli altri ostaggi», ossia quelli che non sono sotto il suo diretto controllo. «Uno degli obiettivi (della tregua) – continua –  è che l’organizzazione abbia il tempo di cercare il resto dei (rapiti) dispersi». Secondo lo sceicco inoltre l’idea di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza non è realistica: «Alla fine, la sua distruzione attraverso la continuazione di questa guerra non avverrà mai. Alimenterà solo la narrativa dell'estremismo e della radicalizzazione. Abbiamo bisogno di una soluzione politica che garantisca la sicurezza del popolo palestinese e del popolo israeliano».

(Unioneonline/v.f.)

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